Connecting with refugees. Designing for social inclusion

Sappiamo tutti che dal 2015 milioni di persone hanno rischiato tutto in un orribile cammino pur di arrivare in Europa. Scappando dalla guerra, rischiando la vita in cerca di un futuro migliore.
Questa tesi è iniziata analizzando quali fossero le tappe principali del “percorso dei migranti”, successivamente sono state valutate quali fossero le iniziative già presenti per migliorare la situazione dai diversi punti di vista. Si è quindi deciso di lavorare su un progetto che prendesse in considerazione le comunità locali e l’integrazione con i migranti, cercando di creare valori comuni e integrazione attraverso il design.
La domanda principale è: che ruolo può avere il designer contemporaneo nell’integrazione sociale dei migranti? Come e dove si può agire?
A queste domande cercherò di rispondere basandomi sulla mia esperienza personale relativa ai migranti e all’inclusione sociale. Verrà analizzato e raccontato il mio percorso, cercando di capire cosa un designer può e deve fare per facilitare l’integrazione sociale, coinvolgendo i profughi nelle comunità locali, vedendo in loro nuove opportunità culturali ed economiche, dove altri vedono solamente barriere e muri, costruendo così un mondo aperto alla diversità.
Ci sarà una parte più teorica focalizzata sulle tematiche dell’innovazione e dell’inclusione sociale, tenendo conto delle iniziative già attive sul territorio, metodologie e aziende che lavorano coi rifugiati.
Nella seconda parte verrà trattata la collaborazione con Makers Unite, un progetto che vorrebbe facilitare l’inserimento dei migranti nelle comunità locali attraverso un programma incentrato sull’apprendimento di abilità tecniche, sulla scoperta e sullo sviluppo delle loro qualità personali e passioni.
Avendo avuto l’opportunità di seguire questo progetto dalla nascita ad oggi, sarà possibile concentrarsi sui suoi vari aspetti, dalla creazione dell’idea al primo progetto pilota, passando per l’implementazione del programma fino ad oggi.
Potrà essere considerato il contributo effettivo che un designer può dare in questo contesto, valutando le metodologie utilizzate per progettare con i migranti.
Si cercherà di rispondere alle domande iniziali, analizzando gli aspetti positivi e negativi del percorso.


Luca Negro, Master Degree Product Service System Design, Politecnico di Milano