La sostenibilità come leva di coesione sociale: la realtà attuale e gli scenari post emergenza Covid-19

La pandemia da covid-19 ha messo in luce la vulnerabilità dei nostri sistemi economici e sociali e ha dato vita ad una crisi senza precedenti.

Ma se la parola “crisi” ha assunto nella nostra lingua una connotazione negativa, la sua etimologia cela una sfumatura positiva. Di derivazione greca, krisis, (κρίσις), indica un momento di scelta, di valutazione e di riflessione. La situazione che stiamo vivendo ci ha messo di fronte ai nostri limiti, imponendoci un ripensamento sui nostri modelli di crescita e sul nostro stile di vita: in tal senso, il covid-19 rappresenta l’occasione inderogabile per un immediato cambio di paradigma dei nostri modelli economici.

Obiettivo della presente tesi è quello di dimostrare che la sostenibilità, in un periodo in cui ci viene richiesto distanziamento sociale, rappresenta la leva a cui guardare per creare coesione sociale e costruire un Progetto Paese sostenibile ed equo, nell’interesse delle generazioni presenti e future.

Dai dati raccolti in questa tesi emerge chiaramente che la volontà di adattarsi ad un nuovo modello di crescita più sostenibile è un desiderio condiviso da ogni membro della società civile, seppur con motivazioni diverse.

Il tema della sostenibilità non va però banalizzato utilizzandolo come mera strategia di marketing politico o aziendale.

L’unica strada percorribile per gestire problemi sociali, ambientali ed economici è quella indicata dall’Agenda 2030.

Non bisogna infatti dimenticare anche un altro importante aspetto della sostenibilità: quello economico. L’insostenibilità finanziaria del nostro debito pubblico rappresenta una delle più grandi ingiustizie del nostro tempo, che condizionerà negativamente il benessere delle generazioni future se non si metteranno in atto politiche di medio e lungo termine in grado di ridurre significativamente quel debito.

Ora più che mai, il tema della sostenibilità -che aveva tanto permeato il dibattito pubblico negli ultimi anni- non deve passare in secondo piano: esso rappresenta lo strumento che ci consente di costruire un futuro all’insegna di una crescita sostenibile, in grado di rispettare il nostro pianeta e i suoi limiti nonché ridurre le diseguaglianze sociali ed economiche che il covid-19 sta amplificando.

Giulia Martignoni –  Corso di Laurea Magistrale in Gestione del lavoro e comunicazione per le organizzazioni – Università Cattolica del Sacro Cuore