Corporate Social Responsibility and its Relationships to Eco – Innovations and Fimrs’ Performances

A partire dalla seconda metà del Novecento, le aziende e le imprese economicheA partire dalla seconda metà del Novecento, le aziende e le imprese economichehanno assistito ad un progressivo cambiamento nelle modalità di creazione di rapporticommerciali e di ricchezza lungo i processi della catena del valore. Nel frattempo, secondoanche lo sviluppo delle società e delle comunità locali, sono state portate in luce nuovequestiioni all’interno delle organizzazioni imprenditoriali riguardanti per lo più nuovi temi socio- economici. Tali naquero, in particolare, sulla scia di quelle problematiche, facenti partedell’organizzazione d’azienda come ad esempio, i luoghi di lavoro, pagamenti equi e stipenddignitosi, le responsabilità imprenditoriali delle parti interessate e degli azionisti alle società, iregolamenti dei governi statali e, con forte eco negli ultimi venti anni varie problematicheinerenti i cambiamenti climatici e lo status dell’ambiente. Da un punto di vista accademico,molti di questi nuovi problemi sono strettamente collegati alla prospettiva socio – economica diuna moltitudine di imprese che operano nel mercato. Per questa ragione, è stata creata unaspecifica “area di interesse”, rappresentante lo scopo del management aziendale, il quale a suavolta, ha l’obbiettivo e la funzione di accordarsi con i soggetti terzi della catena e con ilterritorio in cui l’organizzazione opera; tale (area) è la “Corporate Social Responsibility”(Responsabilità Sociale d’impresa). Coprendo tutto l’insieme della value chain nelle operazionidi gestione e di impresa, i concetti inerenti la CSR devono essere applicati in tutti gli specificisettori, in particolare in quelli strettamenti connessi alle problematiche ambientali ed aicambiamenti climatici, ma anche alle pratiche interne di responsabilità sociale delleorganizzazioni economiche. Dopo oltre cinquant’anni la CSR è un’importante strategia che puòaiutare le imprese ad incrementare i propri profitti e la propria visibilità all’interno del mercato.Questo studio pertanto fornirà una profonda comprensione delle pratiche di CSR più usate,esistenti a livello globale e successivamente, prendendo in considerazione le aziendemanifatturiere presenti nel continente europeo, esplorerà le dinamiche e le azioni da lorosvolte, attraverso gli usi dei brevetti “Verdi” e delle tecnologie ambientali per generare beneficieconomico – finanziari e socio – ambientali. Allo scopo di giungere ad un risultato specifico ecoerente, lo studio si focalizzerà su differenti ambiti, quali il “Prodotto Interno Lordo” (PIL), lecertificazioni degli standard, Ambiente ed energia, l’occupazione (in termini di tasso dioccupazione aziendale) ed i brevetti verdi e high – tech, riguardanti il settore manifatturiero appunto. Nello specifico, offrirà un’idea di come le aziende potrebbero aumentare i propri tassidi occupazione, creando e/o assumendo comportamenti verdi, ma in particolare, generandobrevetti verdi, i quali sono sempre più richiesti per ottenere benefici e guadagnare valoreaggiunto “da spendere” all’interno del mercato economic – finanziario ed attraverso lacompetizione aziendale. Ciò nonostante, miglioramenti mediante lo sviluppo di nuovetechnologie sono sempre richiesti indirettamente dale comunità locali e dai governi nazionali, iquali li considerano un ottimo strumento per aumentare la qualità della vita. Infine, tale analisiriguarda il periodo compreso tra il 2007 ed il 2015, anche se per alcune analisi è statoconsiderate un arco temporale inferiore. Tutto ciò allo scopo di ottenere una comprensione migliore delle differenti situazioni economiche all’interno del continente europeo, prima edopo la crisi economic – finanziaria del 2008.


Alvise Gasparotto, Laurea magistrale in Economia dell’Ambiente, della Cultura e del Territorio, Università degli studi di Torino