Le voci dei protagonisti: intervista a Inwit

Intervista a Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Inwit

Con oltre 23.000 torri di comunicazione cellulare e broadcast distribuite capillarmente sul territorio nazionale, Inwit è un attore protagonista nel processo di digitalizzazione del nostro Paese. In che modo il digitale supporta e faciliterà sempre di più lo sviluppo sostenibile dei territori?

Per noi la digitalizzazione del Paese rappresenta un’opportunità di sviluppo sociale, economico e
culturale, in grado di integrare pienamente tutte le dimensioni della sostenibilità. Significa superare
le barriere e porre le basi per ridurre le disuguaglianze e per tendere a un’inclusione digitale che possa garantire pari opportunità nell’utilizzo della rete e nello sviluppo di una cultura dell’innovazione e della creatività, contrastando in primo luogo il nuovo analfabetismo digitale e la discriminazione sociale e culturale. La digitalizzazione è infatti la vera leva per la creazione di una società più giusta ed inclusiva, ma anche più sostenibile e resiliente. Un Paese che deve e può andare alla stessa velocità, grazie ad una digitalizzazione che permetta a tutti i territori di non rimanere vittime del digital divide, ma di trovare un rinnovato rilancio attraverso la tecnologia e le tante opportunità offerte dal 5 G.

Nei mesi scorsi il board di Inwit ha presentato l’aggiornamento al 2024 del Piano
di Sostenibilità. Quali sono gli aspetti principali?

Il Piano di sostenibilità rappresenta per noi uno dei principali driver nella transizione verso un modello di business pienamente sostenibile. In coerenza con l’Agenda 2030 dell’ONU, il Piano è pienamente integrato nella strategia industriale di INWIT e in linea col ruolo di INWIT come abilitatore dello sviluppo digitale per la crescita del Paese. Cinque le aree di impegno del nostro Piano di sostenibilità: Governance, People, Environment, Innovation e Community, collegate ad uno o più obiettivi a medio e lungo termine, con target puntuali per ciascuna area. Per ciascuna di queste aree è stato stabilito uno o più obiettivi a medio-lungo termine, con delle linee di azione e delle attività, per le quali saranno misurati di anno in anno i progressi raggiunti. Tra gli obiettivi spicca l’intenzione della società di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2024 con l’impegno ad implementare iniziative di efficienza energetica e ad installare impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di 1,2 MW, oltre ad utilizzare il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili. In ambito Innovazione, considerando anche il ruolo di neutral host dell’azienda, quest’ultima si impegna a realizzare progetti di tower upgrade, in grado di guardare alle smart cities, all’Internet of Things e ai droni, secondo una logica di tower as a service e ovviamente con lo scopo di contribuire alla digitalizzazione del Paese a supporto degli operatori di telecomunicazione per la riduzione del digital divide.

A maggio Inwit ha ottenuto per il secondo anno consecutivo la certificazione BIC, Best in Media Communication. Che ruolo ha la comunicazione nel vostro percorso di sostenibilità?

La comunicazione ha senza dubbio un ruolo fondamentale per il nostro percorso di
sostenibilità. E’ chiaro che va associata a risultati concreti. Fare solo annunci e parlare di sostenibilità perché “va di moda”, penso porti ad un danno reputazione per l’azienda difficile da recuperare. Diverso è se le cose vengono fatte, grazie al contributo di tutta l’azienda e vengono fatte bene raggiungendo obiettivi importanti e misurabili. In questo caso, la comunicazione diventa sicuramente una leva importantissima che può generare ulteriore valore all’azienda e al suo approccio verso un business sostenibile.