Le voci dei protagonisti: intervista a GreenFlex

Intervista a Thomas Carraro, COO di GreenFlex. 

Dal 2009 GreenFlex accompagna i propri clienti nel processo di trasformazione energetica, ambientale e sociale dell’economia rigenerativa: un’economia che crea e conserva più di quanto distrugga. Quali sono i rischi e le opportunità per le organizzazioni che scelgono di intraprendere questo percorso?

La trasformazione di un’organizzazione aziendale e dei suoi processi in un’ottica di efficientamento dei consumi energetici, di riduzione delle emissioni in atmosfera e di contemporanea adozione di più elevati standard ambientali e sociali oggi non comporta, se ben programmata e gestita, alcun rischio per i management. Le prassi da adottare sono infatti state codificate già da tempo da parte delle organizzazioni internazionali, dagli enti nazionali e dagli operatori specializzati come GreenFlex. È naturalmente indispensabile pianificare al meglio gli investimenti necessari e studiare dei masterplan coordinati e condivisi da tutti gli stakeholders, interni ed esterni, che partecipano a vario livello alle attività aziendali, determinando a priori le interazioni all’interno della catena del valore e i ritorni di investimento, non limitandosi al mero aspetto del risparmio economico, per quanto fondamentale, bensì valutando altri fattori come il brand awareness, la customer fidelity, la employee engagement e altri ancora che non si limitano a garantire guadagni a breve termine, bensì apportano benefici fondamentali e determinano la capacità dell’azienda stessa di rimanere competitiva e profittevole nel medio – lungo periodo.

Quali sono gli elementi chiave per la riuscita di un progetto di efficientamento energetico ed ambientale?

Gli obiettivi da raggiungere per i progetti di efficientamento energetico ed ambientale sono rappresentati dalla riduzione dei consumi e delle emissioni di GHG, dal conseguente risparmio economico e dalla riduzione dell’impatto delle attività aziendali nell’ambiente, sia circostante alle sedi di attività che lungo tutto il ciclo di vita del prodotto o del servizio offerto. La riuscita di un progetto, sia esso relativo all’adozione di tecnologie più avanzate e meno energivore per la produzione di beni e servizi, nell’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile o di introduzione di processi più efficienti, comporta sempre l’applicazione di alcune best practice:
1. La redazione di uno studio approfondito del profilo di consumo e dei fattori di emissione, nonché degli elementi di criticità;
2. La redazione di un’analisi costi – benefici e l’individuazione dei principali indici di performance legati all’intervento scelto;
3. Il controllo di gestione della progettazione e delle operations in fase esecutiva;
4. L’introduzione di un piano di monitoraggio continuo sulle performance che permetta di verificare il mantenimento dei risultati attesi;
5. L’implementazione di un piano di azione rispetto agli eventuali scostamenti o all’interferenza di fattori esogeni.

GreenFlex ha introdotto GreenFlexIQ, uno strumento digitale di misurazione e auditing della performance energetica delle imprese. Come funziona e quali sono i vantaggi derivanti dal suo utilizzo?

GreenFlexIQ è la piattaforma digitale sviluppata da GreenFlex a partire dal 2009 ed oggi connessa in remoto con più di 38.000 siti di oltre 750 clienti in tutta Europa. Essa è in grado di monitorare automaticamente sia i consumi energetici sia gli eventuali scostamenti dagli obiettivi di consumo e di emissione impostati dai professionisti di GreenFlex in collaborazione con le direzioni delle aziende clienti, sia per verificare tutto il parco immobiliare e tecnologico che i dati relativi a un singolo sito o a un singolo intervento. Essa viene proposta sotto forma di abbonamento e non prevede né l’acquisto di software e aggiornamenti, né la formazione dei propri addetti né costi di customizzazione, anzi garantisce, oltre alle elaborazioni digitali e alla produzione di report, anche il supporto umano di esperti Energy managers e consulenti CSR dedicati.