Le voci dei protagonisti: intervista a Bayer Italia

Intervista a Fabio Minoli, Responsabile Comunicazione e Affari Istituzionali di Bayer Italia. 

Fabio Minoli Bayer

Bayer ha definito degli obiettivi chiari da raggiungere entro il 2030 in linea con gli SDG delle Nazioni Unite. Quali sono questi obiettivi?

La nostra vision – Salute per tutti, fame per nessuno – ci ispira nel ricercare le migliori modalità per dare contributi concreti alla capitale sfida verso la sostenibilità. Oggi il mondo si trova di fronte ad uno degli impegni più difficili da realizzare nei prossimi decenni: garantire cibo sufficiente, sano, diversificato e sicuro per la popolazione in forte crescita. E ciò deve avvenire limitando al contempo l’impatto sull’ambiente e considerando il sempre più crescente aspetto del cambiamento climatico. Per cercare di rispondere in modo pragmatico a questo drammatico scenario, Bayer ha messo in cantiere un programma che, entro il 2030, fornirà ogni anno a 100 milioni di piccoli agricoltori dei paesi a basso e medio reddito prodotti, servizi e partnership permettendogli così di produrre cibo sufficiente e di qualità sia per se stessi che per le comunità limitrofe. Inoltre, come azione coerente alla prima parte della nostra vision, forniremo supporto sanitario a 100 milioni di persone provenienti da zone economicamente o medicalmente svantaggiate, e risponderemo anche alla domanda di contraccezione moderna di 100 milioni di donne nei paesi meno sviluppati.

Bayer è un’azienda globale fondata sull’innovazione con competenze chiave nelle life sciences: salute e nutrizione. Qual è per voi il legame tra innovazione, tecnologia e sostenibilità?

Il nostro Gruppo crede fermamente nell’innovazione come motore essenziale per il miglioramento della vita e dell’ambiente, e adotta un approccio olistico radicato nello spirito scientifico, nell’imprenditorialità e nell’innovazione sociale. Per questo ci definiamo una azienda che punta sulla scienza per ottenere una vita migliore. Lavoriamo a stretto contatto con consumatori e pazienti con l’obiettivo di realizzare prodotti, soluzioni e servizi il più possibile in linea con le attese. Come dicevo, il mondo sta affrontando sfide enormi, tra cui il clima che cambia, le risorse naturali limitate e una popolazione globale in costante crescita; noi, investendo in ricerca e sviluppo, forniamo soluzioni a queste sfide. Nel 2021 abbiamo impiegato oltre 5 miliardi di euro per sviluppare nuove molecole e tecnologie nei settori della medicina e dell’agricoltura moderna, digitale e di precisione. Siamo una azienda leader nella ricerca in biologia, biotecnologia, protezione delle colture e scienza dei dati. E per farlo al meglio puntiamo ad avviare collaborazioni che ci permettono di fornire proposte su misura che portano a migliori e più diversificate soluzioni per i consumatori di tutto il mondo.

Le iniziative sostenute da Bayer in ambito di sostenibilità spaziano dalla scienza alla tutela dell’ambiente, dalla cultura allo sport, con una particolare attenzione alle nuove generazioni. Quali progetti vi impegneranno nei prossimi mesi?

Bayer da sempre sostiene progetti dedicati alle nuove generazioni, oggi soprattutto per sensibilizzarle allo sviluppo sostenibile. Lo scorso anno abbiamo prodotto un cortometraggio in collaborazione con Giffoni Innovation Hub dal titolo “L’Altra Terra”. Lo short-movie, diretto dal regista Daniele Pignatelli, è stato girato dopo aver effettuato una ricerca di mercato che ha coinvolto giovani dai 18 ai 28 anni con l’obiettivo di fotografare la loro conoscenza sulla agricoltura e il rapporto che intercorre tra la Generazione Z e la conoscenza degli strumenti innovativi nel mondo agricolo. È così nata l’idea di produrre un film che raccontasse una storia con protagoniste le differenti generazioni che ruotano intorno ad una azienda agricola, per spiegare ai ragazzi come la professione dell’agricoltore rinasce e si aggiorna grazie all’innovazione, al digitale e alle nuove tecnologie, indispensabili per ridurre l’impatto ambientale. Dalla fine del 2021 e per l’anno che stiamo vivendo questo è il nostro messaggio. Abbiamo già raggiunto più di 25.000 studenti delle scuole superiori di secondo grado e troviamo sempre tanto interesse che ci spinge ad andare avanti a raccontare l’agricoltura di oggi, un settore strategico per il futuro del pianeta e una grande opportunità per le nuove generazioni.