Le voci dei protagonisti: intervista a Amplifon

Intervista a Luca Marini, Global Head of Communication di Amplifon. 

Luca-Marini - Amplifon

Nel 2022 Amplifon ha ricevuto la certificazione Top Employer per tutta l’Europa. Come siete riusciti ad ottenere questo importante risultato?

Da sempre, in Amplifon, la strategia HR rappresenta un importante acceleratore dello sviluppo del business e della sua sostenibilità nel tempo, impattando in modo rilevante su tre aree strettamente interdipendenti tra loro: l’organizzazione, le persone e la cultura aziendale.
In questo senso, negli ultimi cinque anni abbiamo raggiunto importanti traguardi riconosciuti anche da certificazioni internazionali, come la recente “TopEmployer 2022” rilasciata dal Top Employers Institute per l’intera area Europa, e in particolare per Italia, Francia, Germania, Spagna e Portogallo. In questa evoluzione, i tasselli principali sono stati il forte impegno su formazione e talent attraction, con il lancio di iniziative specifiche tra cui Ampli-Academy, una piattaforma di e-learning con più di 20.000 corsi disponibili online per tutta la popolazione aziendale, in tutte le lingue.
Infine, la nostra idea di winning workplace, si fonda su tre elementi cruciali: la cultura aziendale, e dunque anche la formazione del personale; la flessibilità, con la nuova policy che prevede fino a 9 giorni di smartworking al mese per il giusto bilanciamento tra la vita professionale e personale; gli spazi, la cui importanza è dimostrata ad esempio dagli investimenti portati avanti per il rinnovamento del nostro HQ.

L’impegno di Amplifon nella sostenibilità si realizza attraverso numerose iniziative. Quali sono la mission e le priorità che guidano i vostri progetti?

Lo scorso Marzo 2021 Amplifon ha lanciato “Listening Ahead”, il piano di sostenibilità per un futuro più inclusivo e sostenibile. Per il triennio 2021-2023, abbiamo fissato obiettivi coerenti con la nostra strategia di business ed allineati all’agenda 2030 delle Nazioni Unite che riguardano: la lotta alla stigmatizzazione della cura dell’udito; la promozione dell’accessibilità e dell’innovazione tecnologica dei servizi uditivi verso le generazioni più senior; la valorizzazione dei nostri dipendenti in tutto il mondo, attraverso lo sviluppo dei talenti, l’inclusione sociale per le persone più fragili, la sensibilizzazione dei più giovani sulla prevenzione e sul benessere uditivo. Il Piano, articolato in quattro pilastri, comprende anche iniziative relative alla riduzione dell’impatto ambientale nelle nostre attività e la promozione di pratiche responsabili e sostenibili lungo la catena del valore.

In particolare, nel 2019 avete avviato l’interessante progetto “Ci sentiamo dopo” per sensibilizzare le giovani generazioni sull’ascolto responsabile. Ce lo può raccontare?

Ci Sentiamo Dopo – Listen Responsibly è una delle iniziative realizzate all’interno dell’area “Community Impact” del nostro piano di sostenibilità, tramite cui l’azienda si impegna a diffondere una maggiore sensibilità sulla prevenzione e il benessere uditivo, l’ascolto responsabile e l’impatto dell’inquinamento acustico.
Il progetto formativo invita i giovani a una partecipazione attiva e ha l’obiettivo di renderli veri e propri ambasciatori di una nuova cultura del suono.
Dal suo esordio, il progetto ha già coinvolto circa 26.000 studenti in oltre 1.300 classi in tutta Italia mediante un toolkit didattico, laboratori e workshop con esperti provenienti da diversi ambiti disciplinari ed è sbarcato recentemente anche in Spagna e Francia.
Inoltre, a Gennaio 2020 abbiamo lanciato l’app Listen Responsibly, un vero e proprio noise-tracker grazie al quale gli utenti possono rilevare i livelli di rumore dei luoghi che frequentiamo e dare vita a una mappa crowd-sourced dell’ecologia acustica.