La voce dei protagonisti – intervista a 2BHappy

Abbiamo intervistato Daniela Di Ciaccio e Veruscka Gennari, Co-founder 2bHappy e IIPO (Italian Institute for Positive Organizations).

La felicità è l’elemento centrale del vostro lavoro. Potete spiegarci come definite la felicità e in che modo se ne può fare una scienza?

La Scienza della Felicità è un argomento delicato. Dal 2013 abbiamo iniziato ad esplorarlo col desiderio di fare chiarezza, accertando con studi e ricerche, che la felicità è anche una competenza allenabile da individui e sistema. Analizzando e distillando dati e studi si ottengono 4 pilastri. Più chimica positiva – L’essere umano funziona meglio sotto l’effetto di ormoni come ossitocina e serotonina, che aprono i centri dell’apprendimento, della creatività̀ della memoria. Per produrre questa chimica è necessario far sentire le persone sicure, apprezzate e in connessione sociale. Quando si sentono insicure, sotto pressione, non riconosciute si producono gli ormoni dello stress (cortisolo e adrenalina), che sono cattivi compagni di vita.
La nostra natura è relazionale. Dal capitale sociale dipendono la resilienza delle comunità, l’espressione del potenziale, il benessere emotivo, la salute del sistema immunitario e neuroendocrino, la capacità di affrontare stress e depressione. Coltivarlo vuol dire cooperare, offrire e ricevere supporto, ascoltare, comunicare in modo non violento, praticare gentilezza, prendersi cura di ogni ecosistema vivente. Più essere, meno fare e avere significa investire sulla consapevolezza, perché individui poco consapevoli realizzano società miopi e fanno scelte distruttive; significa dare valore a talenti, bisogni e significato.
Il cervello è plastico e questa informazione esilia la credenza del “sono fatto così”. Ogni comportamento è la sinapsi che si genera tra stimolo e risposta e quanto più si ripetono, tanto più la sinapsi si rafforza. La neuroplasticità rende possibile la creazione di nuove abitudini, comportamenti funzionali alla felicità.

Mettere al primo posto la scienza della felicità significa anche avere un impatto positivo. La vostra misurazione d’impatto si riferisce a tre obiettivi dell’Agenda ONU: salute e benessere, lavoro dignitoso e crescita economica e istruzione di qualità. Volete spiegarci in che modo misurate l’impatto dei vostri progetti?

2bHappy è una culture company che esiste per realizzare la felicità prima di tutto per tutti. Attraverso attività di divulgazione, formazione e community vogliamo generare impatto positivo per le persone, la prosperità, la pace, le partnership e il pianeta. Abbiamo declinato i 3 obiettivi dell’Agenda ONU in una serie di iniziative come borse di apprendimento per la partecipazione dei neolaureati alla certificazione CHO; prototipi realizzati dai CHO; eventi di divulgazione pubblica; progetti sul campo; ricerche; tesi di laurea; pubblicazioni.

Volete parlarci di qualche progetto che vi sta particolarmente a cuore?

Per accelerare la transizione culturale occorre rendere ecumeniche le informazioni e gli strumenti che abbiamo a disposizione. Ecco perché abbiamo fondato IIPO, l’Italian Institute for Positive Organizations, per creare ponti evolutivi. Uno spazio organizzato, eco-sistemico e accessibile che distilla e divulga saperi, visioni ed esperienze sul costrutto della Scienza della Felicità e delle Organizzazioni Positive. Vogliamo fare cultura in modo solido, attraverso fonti di ricerca accreditate, raccontando esperienze concrete e verificabili, attraverso linguaggi positivi. Uno spazio responsabile che condivide informazioni utili alla costruzione di un futuro preferibile.