La tecnologia al servizio di ambiente, comunità e dipendenti

Intervista a Luca Lepore, Corporate Program Marketing Manager Cisco Systems e Corporate Affairs CSR Program Manage.

Cisco sta collaborando con il Salone della CSR per la gestione on line delle tappe programmate sui territori. Che caratteristiche ha la piattaforma che avete messo a disposizione?
Per Cisco è un piacere ed un onore collaborare con il Salone della CSR e contribuire all’organizzazione delle tappe già programmate sui territori. Abbiamo infatti messo a disposizione la nostra piattaforma di collaborazione WebEx per mantenere le date e permettere ai relatori e ai partecipanti di incontrarsi online. Cisco WebEx è una piattaforma che consente di effettuare riunioni online e videoconferenze; permette l’interazione tra partecipanti mediante l’utilizzo di audio, video e condivisione di contenuti. Le tappe del Salone sono quindi diventate dei webinar che permettono ai relatori di promuovere progetti, idee e iniziative legate alla CSR in tutta Italia.

A livello internazionale, Cisco in qualità di membro della Clinton Global Initiative ha dato vita a due progetti per il controllo delle emissioni di gas effetto serra. Di cosa si tratta?
La società ha lanciato il programma Connected Urban Development, che si basa sulla visione di Cisco per la realizzazione di un’infrastruttura di comunicazione completa che permette alle informazioni e alle persone di circolare in modo più efficiente all’interno dei grandi centri urbani. Cisco ha inoltre creato l’iniziativa Carbon to Collaboration, volta alla riduzione delle emissioni nocive derivanti dai viaggi in aereo dei propri dipendenti. Questa iniziativa rappresenta un caso di successo che dimostra come le innovazioni tecnologiche possono offrire un valido aiuto nella lotta per la salvaguardia dell’ambiente.

Cisco ha creato al proprio interno il Cisco EcoBoard: qual è il ruolo di questa funzione nell’azienda?
La società sviluppa architetture di rete e soluzioni che permettono a clienti e personale interno di mitigare il proprio impatto sull’ambiente. In collaborazione con associazioni ed esperti del settore pubblico e privato, Cisco ha messo a punto una strategia aziendale per la salvaguardia dell’ambiente e ha creato al proprio interno il Cisco EcoBoard, un gruppo di leader delle 10 principali divisioni aziendali, che ha implementato una chiara strategia volta alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività quotidiane e alla fornitura di soluzioni tecnologiche nel rispetto dell’ambiente. In particolare, Cisco utilizza in modo estremamente innovativo la rete e le proprie tecnologie di Unified Communications e Collaboration per ridurre gli spostamenti dei dipendenti e diminuire di conseguenza il loro impatto sull’ambiente. Cisco ha intrapreso molte altre iniziative per ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Dall’utilizzo di acqua riciclata per l’irrigazione dei giardini, all’uso di energia pulita per il 52% del fabbisogno mondiale, al ricondizionamento, riutilizzo e smaltimento dei prodotti, in linea con le normative RAEE, e organizza periodicamente la raccolta di oggetti elettronici non più utilizzati dai propri dipendenti, preoccupandosi del loro smaltimento.

Molto interessante la vostra iniziativa nelle carceri: ci descrive in poche parole questa attività?
Cisco ha avviato 23 anni fa il programma di formazione Cisco Networking Academy, l’iniziativa CSR più importante dell’azienda per durata, investimenti e impatto a livello globale. Il programma oltre a rivolgersi a scuole, università ed enti di formazione viene utilizzato con successo da molti anni anche nelle carceri. Infatti, è nostro orgoglio nazionale avere avviato la prima Cisco Academy al mondo all’interno del carcere di Milano Bollate nel 2001. I detenuti frequentano corsi di informatica sia di base sia avanzati e i migliori riescono ad ottenere le certificazioni Cisco, le più richieste a livello internazionale nel settore delle telecomunicazioni. Questi importanti traguardi hanno permesso a diversi detenuti di trovare lavoro in regime di semilibertà o a fine pena. Ad oggi la recidiva per gli studenti Cisco presso Bollate è ancora pari a zero rispetto a una media nazionale di quasi il 70%. Un modello di successo quello del carcere di Milano Bollate che ci ha permesso con l’aiuto di aziende nostre partner o clienti, di tanti colleghi volontari e soprattutto del docente Lorenzo Lento che da sempre ci accompagna in quest’avventura, di avviare il programma Cisco Academy su tutto il territorio nazionale in altri istituti di pena. La presenza delle Cisco Academy nelle carceri ha offerto la possibilità di avviare, durante l’emergenza Covid-19, un progetto per offrire i video colloqui via webex a detenuti e familiari, essendo stati sospesi quelli in presenza. La soluzione è oggi presente in 55 carceri.