Intervista a Stefano Girardi, regista del video “The Box”

Intervista a Stefano Girardi, Regista e VFX Artist. 

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In occasione del suo decimo anniversario, il Salone della CSR ha voluto lanciare un messaggio importante e ha scelto di farlo con un linguaggio nuovo. Ci racconta come è stato realizzato il video e le potenzialità dello strumento?

Il video è stato realizzato completamente al computer, o meglio, in computer generated imagery (CGI), termine che abbiamo imparato a conoscere con i film della Pixar. Ed è infatti allo stile della nota Casa di Produzione della Disney che mi sono ispirato per creare questa storia. Attualmente la tecnologia ci permette di realizzare prodotti video che, fino a qualche anno fa, erano ad esclusivo appannaggio dei film hollywoodiani. Fortunatamente l’evoluzione dei computer e, soprattutto, lo sviluppo di software nati per il gaming, hanno permesso di ridurre questo gap. Nel mio caso specifico l’utilizzo di un programma come Unreal Engine, che lavora gli effetti in real time, mi ha permesso di abbattere tempi e costi a favore di una maggiore libertà creativa. Oggi posso dire che, con questo pacchetto tecnico, posso spaziare dalla
fantascienza al film storico ed avere uno stile di realizzazione che va dal cartoon all’iperrealismo. Il limite adesso è veramente solo nella nostra fantasia.

Non è la prima volta che si occupa della regia di reportage, documentari e cortometraggi dedicati a cause sociali o ambientali. Come si è avvicinato a queste tematiche?

Ho sempre avuto una passione per le tematiche sociali e la comunicazione. Ho iniziato nel 2004 realizzando reportage e documentari. Ho visitato post bellissimi e affascinanti, ma la cosa che più mi colpiva erano le persone. Le storie di vita nascoste dietro ai loro occhi. Uno sguardo empatico verso l’altro che non ho mai abbandonato. Nel 2020, insieme ad un gruppo di amici e professionisti della comunicazione, abbiamo creato una Think Tank che prende il nome di MoovieOn e che ha come obiettivo quello di creare progetti sociali attraverso un approccio multidisciplinare.

In che modo i nuovi strumenti tecnologici aiutano i creativi a comunicare la sostenibilità?

La tecnologia sta diventando sempre di più un’estensione dei nostri sensi e, diversamente da come si potrebbe pensare, non lavora solo sulla nostra parte logica, ma funziona molto bene quando non la percepiamo più come altro da noi. Pensate alla Virtual Reality che simula una realtà parallela. Applicata a degli scenari sociali ci consentirebbe un approccio immersivo e all’interno della problematica, attivando così dei progressi emotivi ed esperienziali che altrimenti non potremmo provare. Ad esempio l’esperienza VR “Carne Y Arena”, creata dal regista Alejandro Inarritu, fa provare le sensazioni di un immigrato clandestino nel tentativo di superare una frontiera. In buona sostanza una sensazione è più forte di 1000 parole! Per questo anch’io, nel mio piccolo, sto cercando di realizzare progetti educatonal che sfruttino questa tecnologia. Sono all’inizio, ma ci credo molto.