I vincitori del primo Premio Impatto

La sostenibilità sta diventando un tema mainstream: per questa ragione è sempre più importante valutare l’impatto generato da strategie e progetti realizzati da imprese profit e non profit.
In occasione della 10° edizione il Salone lancia il Premio Impatto per portare l’attenzione sull’importanza di misurare e valutare l’impatto generato da progetti che intendono contribuire al percorso verso lo sviluppo sostenibile.

Hanno collaborato alla definizione del regolamento e dei criteri di valutazione Social Value Italia e Refe – Strategie di Sviluppo Sostenibile.

Sono stati annunciati il 3 ottobre 2022, al termine della prima giornata de Il Salone della CSR e dell’Innovazione sociale, i sei vincitori del primo Premio Impatto.
L’iniziativa è nata in occasione della 10° edizione del Salone per premiare le organizzazioni capaci di misurare e valutare l’impatto ambientale e sociale generato da progetti che contribuiscono concretamente allo sviluppo sostenibile.
I vincitori sono tre organizzazioni non profit: AIL- Associazione Italiana contro le leucemie, Fondazione Comunità di Messina e Fondazione Banco Alimentare, e tre imprese: Jointly, Lendlease e Conceria Nuvolari. Sono stati selezionati tra 89 candidati che hanno presentato progetti di sostenibilità realizzati tra il 2019 e il 2021 in Italia, o anche al di fuori dei confini ma con ricadute nazionali.
I componenti della giuria sono rappresentanti del Gruppo promotore e del Comitato scientifico del Salone della CSR ed esperti esterni: Marco Frey, Giorgio Fiorentini, Francesca Ricciardi, Federico Mento, Cristiana Rogate, Rossella Sobrero.
«Il Premio Impatto è nato per dare concretezza alla narrativa sulla sostenibilità che è spesso dichiarata ma poco dimostrata – commenta Giorgio Fiorentini, Professore di Management delle imprese sociali all’Università Bocconi e membro della giuria del Premio – La valutazione di KPI’s di impatto è un modo per rendere la trasparenza ambientale, sociale e di governance spiegabile in modo diretto e comprensibile alle
persone. Quanto più saremo capaci di spiegare l’impatto in quantità e qualità delle nostre scelte di impresa sociale profit e non profit, tanto più daremo valore aggiunto a quanto dichiarato».