Facciamo il punto da Catania: il report della 5° tappa del Salone

di Marco Lombardi, studente di Economia Aziendale presso il dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania.

In una gremita Aula Magna del Palazzo delle Scienze, sede del dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania, si svolge la quinta tappa del giro d’Italia del salone della CSR. Apre la giornata, con un breve intervento, la professoressa Elita Schillaci, docente ordinario di economia e gestione delle imprese, riguardo il rapporto tra innovazione tecnologica e impresa, nell’ottica della sostenibilità e dell’eticità ambientale. Si calca la mano sul quanto sia necessario indirizzare il progresso tecnologico, ormai definibile dirompente, verso la sostenibilità ambientale. Si conclude la breve parentesi della docente, con una metafora dell’impresa come piccola cellula del macrosistema ambiente e con una raccomandazione agli studenti riguardo l’apprendimento, non solo degli strumenti di base forniti dagli studi universitari, ma anche delle conoscenze etiche necessarie ad un approccio sostenibile all’imprenditorialità.

Il successivo relatore è Luciano Forlani, del segretariato ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, che esprime la sua soddisfazione di poter divulgare e trattare tematiche, così importanti per il futuro dell’imprenditorialità e dell’economia, in particolare nella fucina in cui vengono formati i futuri imprenditori. Continua con una riflessione sul fondamentale ruolo del consumatore, come segnalatore di problemi più generali, non esclusivamente collegati a singoli prodotti o famiglie di prodotti, quali tematiche più generali dell’economia, dell’ambiente e della società.

La testimonianza del professor Michele Costabile, dell’università LUISS Guido Carli, rappresentante del fondo Progress Tech Transfer, che investe su brevetti e tecnologie sostenibili, ci spiega il perché di questa opportunità. Le problematiche ambientali e la necessità di avviare uno sviluppo che riesca a garantire alle future generazioni di usufruire delle stesse risorse che abbiamo a disposizione in questo momento storico, stimola lo studio e la ricerca in questo settore. Il tempo di latenza tra innovazione tecnico scientifica e innovazione commerciale, a livello globale, è sempre più breve; l’opportunità fornita da questa maggiore efficienza si rifletterà in una aumentata redditività degli investimenti in tecnologie sostenibili. Nelle classifiche Eurostat, riguardo le spese in ricerca e sviluppo, l’Italia si trova al settimo posto, non altrettanto buona è però la posizione nella classifica di trasformazione della ricerca scientifica in brevetti, con l’unica eccezione nel caso in cui si parli di tecnologie sostenibili, ci troviamo qui posizionati al quarto posto.

Spazio alle esperienze
La prima esperienza portata in aula dagli imprenditori è quello di Cristina Busi Ferruzzi, presidente di Sibeg, imbottigliatori di Coca-Cola company da più di 50 anni e da tre generazioni. Le fonti di energia elettrica utilizzate nello stabilimento di Catania provengono al 100% da energia rinnovabile, inoltre i consumi di energia elettrica sono stati tagliati dal 2009 al 2018 di circa 40.000 KwH; ridurre i consumi non è una scelta volta esclusivamente alla riduzione dei costi, ma soprattutto alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti nell’atmosfera. Una ulteriore modalità di riduzione di emissioni risiede nel green mobility project che prevede l’assegnazione ai dipendenti Sibeg di auto elettriche e la conseguente installazione di circa 70 colonnine di ricarica su tutto il territorio siculo, questa iniziativa ha permesso una riduzione di circa 360 tonnellate di CO2, che altrimenti sarebbero state immesse nell’atmosfera. Conclude con un invito alla consapevolezza, sia da parte degli imprenditori e delle imprese, sia da parte dei consumatori e degli studenti, riguardo tematiche della sostenibilità ambientale.

La giornata prosegue con Assia La Rosa, founder di LaboRiusa una piattaforma di crowdfunding il cui obiettivo primario è quello di sensibilizzare i cittadini e consumatori a progetti riguardanti la sostenibilità; grazie alla filosofia del “un po’da tutti” sono riusciti a finanziare 27 progetti su tutto il territorio del catanese, aventi come filo conduttore la creatività ed il benessere sociale. Il loro intento non è esclusivamente quello di riempire un salvadanaio digitale, ma soprattutto la voglia di raccontare i progetti che meritano il finanziamento per la loro causa sociale; inoltre, l’intento di spingere gli imprenditori ad una maggiore responsabilità sociale, sia per il successo individuale sia per la solidarietà ambientale, fa parte della loro mission aziendale.

La terza esperienza portata in aula è dell’imprenditore Francesco Cazzaniga, presidente SVPF, Social Venture Philantropy Foundation, il cui obiettivo è quello di sostenere progetti ad alto impatto sociale, da un ambito comunale fino a giungere ad un respiro nazionale. Uno dei progetti finanziati consente di far giungere valore, sino alle località più remote: è una piattaforma di booking online che reinveste gli utili ottenuti in progetti finalizzati alla sostenibilità ed alla responsabilità sociale, i principali stakeholder sono quindi i turisti, i proprietari ed i progetti sostenibili. Non c’è nulla di diverso rispetto ad altre piattaforme, ci sono però diversi vantaggi sia per gli host che per i guest, inoltre, i progetti locali riescono a giovare di flussi di finanziamento continui, i cittadini riescono ad incrementare il valore e il numero delle iniziative locali, grazie alla presenza di un maggior numero di potenziali clienti e di investimenti. Traggono vantaggio anche le amministrazioni locali grazie alla presenza di dati certificati riguardanti il turismo locale ed i flussi turistici.

Continuando, Alessia Bonifazio, responsabile comunicazione e CSR di LIDL Italia, presenta un progetto dell’azienda tedesca sul territorio italiano contro lo spreco alimentare: “oltre il carrello”. La LIDL è consapevole di essere parte di questo spreco sull’intera filiera di produzione propria; hanno quindi deciso di avviare questo progetto affiancati dall’associazione Banco Alimentare. L’obiettivo del progetto è quello di ridurre gli sprechi prodotti dai punti vendita, donando la parte dei prodotti non vendibili, perché non rispettanti gli standard tecnici, e intercettando gli sprechi lungo l’intera filiera. Questa attività ha consentito di recuperare e donare oltre duemila tonnellate di cibo, l’equivalente di oltre 400 mila pasti. In Sicilia grazie ai 19 punti vendita che hanno partecipano al progetto, ad oggi, sono riusciti a donare oltre 26 mila pasti.

Il relatore successivo è Edoardo Barbarossa per SOLCO, una cooperativa sociale per le imprese siciliane. Nasce per generare un cambiamento culturale e sociale, oltre che economico e civile, soprattutto attraverso la costituzione di una rete con le imprese del territorio. L’elevata longevità, anche insolita per una cooperativa sociale, ha portato non solo alla crescita della rete stessa, ma, soprattutto, allo sviluppo ed al supporto per la formazione di nuove imprese con analoghe finalità. Oltre all’importanza della valorizzazione dei beni pubblici e dei beni sequestrati ad associazioni criminali, un elemento importante per SOLCO è la formazione del capitale umano: tramite il classico tirocinio universitario, fondamentale per avere un primo approccio al mercato del lavoro, la formazione di studenti delle scuole medie superiori attraverso l’innovativo strumento dell’alternanza scuola-lavoro, si riesce a mostrare sin dai primi approcci all’imprenditorialità, l’importanza del risultato sociale e della sostenibilità all’interno dei progetti.

L’ultimo intervento è quello tenuto da Antonio Perdichizzi, CEO di Tree e componente del consiglio di amministrazione di Junior Achievement, azienda che si occupa direttamente di open innovation supportando, inoltre, le aziende e i progetti al fine di generare innovazione. Il progetto coinvolge aziende nazionali e internazionali; le start-up coinvolte sono più di 500 e le persone formate più di 1000. Collaborando con diverse aziende tra cui Junior Achievement, che si occupa di portare nelle scuole imprenditorialità, formazione finanziaria ed in particolare formazione sulla responsabilità sociale, e Treedom, con cui hanno costituito una coltivazione di aranci in un terreno sequestrato alla mafia nella zona del catanese, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2.

Prima della fase finale è stato presentato il libro “Cambio rotta. Storie di sostenibilità e successo”, a cura di Luca Forestieri e Elisa Tasca all’interno del quale sono descritti gli stimoli, gli ostacoli e gli obiettivi di cinque imprese, start-up innovative, e non solo, tutte italiane. Il libro è diviso in 5 parti, ognuna delle quali mostra nel dettaglio lo sviluppo dell’idea innovativa e sostenibile, a partire dall’analisi del problema fino a giungere alla fase di finanziamento e partnership con altre grandi imprese del settore.

La fase finale della giornata è lasciata al racconto della particolare esperienza di un imprenditore palermitano, Marcello Patricola titolare di Dolce Buonaspina. Il giornalista del quotidiano La Sicilia Mario Barresi e dal vicepresidente SVPF e imprenditore Donato Di Donna, introducono il tema dell’impresa come liberazione creativa di sé, supportando, inoltre, la diffusione spontanea e gratuita delle idee d’impresa. Gli ultimi due relatori portano in aula una realtà imprenditoriale assai curiosa; Dolce Buonaspina è una pasticceria nata grazie al supporto del business angel Donato Di Donna, Marcello Patricola, dopo un vissuto difficoltoso, si impegna adesso a divulgare una prospettiva civile ed etica del vivere sul territorio. Assiste i giovani detenuti che una volta usciti di prigione hanno difficolta di reinserimento nella vita sociale e professionale, fa prevenzione nelle scuole e con AIAS, Associazione Italiana Assistenza Spastici, supporta giovani con problemi di disabilità condividendo con loro le conoscenze da lui acquisite riguardo il mondo del lavoro e, soprattutto, della vita civile.

Marco Lombardi 
Nato a Roma diplomato al liceo scientifico Galileo Galilei di Catania nel 2017, iscritto ora al secondo anno di Economia Aziendale presso il dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania; si appassiona a tematiche quali la sostenibilità ambientale, la responsabilità sociale delle aziende e tutto ciò che ruota intorno alla green economy.