Ipsos

I territori della sostenibilità

La Fondazione Ipsos si propone di supportare azioni sostenibili per i bambini e i giovani più svantaggiati del mondo. L’impegno della Fondazione mira a:

  • fornire l’accesso all’istruzione ai bambini e ai giovani che sono stati colpiti da crisi umanitarie/naturali, aiutandoli a tornare a scuola e a imparare di nuovo;
  • sostenere un’educazione innovativa e non verbale che si adatta alle esigenze specifiche dei bambini e dei giovani che vivono in situazioni così traumatiche;
  • sviluppare programmi legati ad associazioni già esistenti, fondazioni aziendali e iniziative a sostegno dell’educazione di bambini e giovani in situazioni di emergenza e traumi.

Ipsos è l’azienda leader di ricerche di mercato che da oltre 40 anni dà forma e voce a milioni di persone nel mondo. Siamo un solido brand a livello globale presente in 89 paesi, con un posizionamento unico di esperienze specifiche attraverso divisioni e team dedicati. In Italia siamo presenti dal 1995 con sedi a Milano, Roma e Bari. La nostra ambizione di diventare partner di tutti i clienti che vogliono comprendere in profondità e dettaglio la loro audience, i mercati, i consumatori, le marche e un mondo in rapida e continua evoluzione. Ci impegniamo per far sì che il nostro operato sia una delle principali chiavi di comprensione della società e della moderna economia.




 

Integrazione dei bambini siriani rifugiati attraverso il programma educativo

Il progetto è In collaborazione con HOPE Foundation. L’area di intervento è il  governatorato di Akkar, una delle regioni rurali più svantaggiate del Libano e confina per 100 km con la Siria, che ha visto un forte afflusso di rifugiati siriani dall’inizio della crisi. L’arrivo di oltre 260.000 rifugiati nel nord del Libano ha creato problematiche importanti sia dal punto di vista igienico-sanitario, dei servizi di base e sociali. La maggior parte dei rifugiati siriani nell’area vive in contesti urbani e semi-urbani difficili e un gran numero di persone vive anche in insediamenti informali in tende e rifugi collettivi. Una delle principali questioni relative ai bambini siriani rifugiati ad Akkar è l’abbandono scolastico. Le cause principali sono le barriere linguistiche e il bullismo e maltrattamenti. Il progetto mira a contribuire alla riduzione dell’abbandono nella regione di Akkar e alla creazione di un clima di reciproca comprensione tra siriani e libanesi attraverso attività culturali ed educative in cui il target diretto e i beneficiari sono i bambini, sia locali che rifugiati. I bambini avranno accesso a programmi educativi doposcuola (aiuto per i compiti a casa, attività a cielo aperto, esercizi e giochi di espressione, riduzione dello stress e costruzione della fiducia, abilità di vita, altre attività sociali e culturali come sessioni di sensibilizzazione sui diritti umani, importanza del dialogo e della solidarietà). Questo avrà un’influenza effettiva e un impatto sull’abbandono scolastico dei giovani rifugiati. L’attività si svolgerà in due villaggi per tutto il periodo di durata delle attività scolastiche annuali, raggiungendo direttamente 400 bambini sia siriani che libanesi.