Fairtrade Italia

Fairtrade Italia è l’impresa sociale che dal 1994 promuove il Marchio FAIRTRADE e i valori della giustizia sociale e ambientale nel nostro paese. Concede alle aziende in sub-licenza il Marchio di certificazione, le supporta nell’approvvigionamento di materie prime certificate e nel consolidamento delle filiere. Svolge attività di promozione dei valori della giustizia sociale e ambientale, e di educazione per uno sviluppo sostenibile e rispettoso dei diritti umani.


Standard Fairtrade: uno strumento per EUDR e CSDDD

Due nuovi regolamenti europei chiedono alle imprese sempre più impegno e attenzione per le tematiche di sostenibilità ambientale e sociale: sono l’EUDR – European Union Deforestation Regulation sulla deforestazione e la CSDDD – Corporate Sustainability Due Diligence Directive sull’HREDD. Fairtrade International sta revisionando tutti i propri Standard per la certificazione, in modo da recepire in essi i nuovi regolamenti e facilitarne la conformità. Il Regolamento EUDR mira a diminuire il consumo di prodotti provenienti da filiere associate alla deforestazione, per ridurre il contributo dell’Unione Europa alle emissioni di gas a effetto serra e alla perdita di biodiversità a livello mondiale. A tal fine, impone obblighi di dovuta diligenza e vieta la commercializzazione di cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma e bovini e prodotti derivati, salvo che essi siano dichiarati esenti dai rischi associati alla deforestazione dal 31 dicembre 2020. Questo regolamento è stato già recepito a dicembre 2022 nel nuovo Standard Fairtrade per il cacao e nel febbraio 2024 in quello per il caffè. L’HREDD (Human RIghts and Environmental Due Diligence) è il processo con cui le aziende identificano, gestiscono, monitorano e pongono rimedio agli impatti negativi che le loro attività possono generare a livello sociale e ambientale lungo tutta la catena del valore. Non solo la CSDDD, ma numerose leggi e regolamenti in tutto il mondo la stanno rendendo obbligatoria per diverse categorie di aziende e filiere. Anche questo aspetto è stato già previsto nell’ultima versione dello Standard del cacao, e più recentemente anche nel Trader Standard e nell’Hired Labour Standard, che si applica alle organizzazioni dei produttori agricoli che si affidano principalmente al lavoro salariato. Questi aggiornamenti richiedono alle aziende già certificate di implementare un processo HREDD completo, a partire dall’impegno a rispettare i diritti umani e la sostenibilità ambientale.

Due degli aspetti più critici individuati durante i processi di consultazione multistakeholder che hanno portato agli aggiornamenti degli Standard Fairtrade citati sopra (e che sono ancora in corso anche per gli altri Standard) riguardano un’equa condivisione dei costi con gli agricoltori, la collaborazione tra tutti gli attori della filiera per un dialogo costante e la condivisione delle informazioni. Per fare un esempio riguardante il recepimento dell’EUDR: lo Standard Fairtrade richiede alle cooperative, tra le altre cose, di monitorare la deforestazione. Per facilitare alle organizzazioni agricole questo compito, Fairtrade metterà a disposizione una piattaforma satellitare grazie a una partnership con Satelligence. Inoltre, chiede ai trader di riportare a Fairtrade e condividere con le cooperative eventuali dati raccolti con altri sistemi. In riferimento all’implementazione dell’HREDD, i nuovi requisiti per i trader sono significativi, ma l’applicabilità dei passaggi sarà incrementale. Inoltre sono previste delle semplificazioni per le imprese più piccole (con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuale inferiore ai 10 milioni di euro).

Lo standard del caffè ora include la normativa sulla deforestazione