ASFOR – APAFORM

Apaform è l’associazione dei docenti di management ex/legge 4/2013 relativa alle professioni non ordinistiche; ad oggi conta circa 450 soci. Asfor è l’associazione delle istituzioni/enti/scuole di management, che è stata istituita nel 1971 e che annovera circa 80 soci. Hanno la finalità di diffondere a livello individuale e di organizzazioni complesse una solida cultura manageriale al servizio dello sviluppo sostenibile del paese. Svolgono ricerche e momenti di confronto e dibattito.

ASFOR – Associazione Italiana per la Formazione Manageriale è l’associazione di riferimento per quanti in Italia si occupano di Management Education. Con ricerche, convegni e seminari di approfondimento, ASFOR promuove il confronto sui temi più rilevanti della cultura d’impresa e sull’evoluzione del mondo del lavoro.
Il sistema ASFOR riunisce oltre 90 associati, tra cui le principali Business School italiane di appartenenza universitaria o indipendenti, numerose società di consulenza e formazione nonché le Corporate Academy di grandi gruppi privati e pubblici e di alcuni ordini professionali. Attraverso il proprio sistema di accreditamento, avviato nel 1989, ASFOR collabora con le principali associazioni internazionali allo sviluppo e alla condivisione di buone pratiche per la valutazione dei percorsi formativi Master, MBA, Executive e delle Corporate Academy. Nel 2021 l’associazione ha celebrato il cinquantenario della propria fondazione.
Nel 2013, ASFOR ha fondato APAFORM – Associazione Professionale Asfor dei Formatori di Management (www.apaform.it), che qualifica i professionisti della formazione manageriale ai sensi L. 4/2013. ASFOR pubblica il magazine digitale FormaFuturi (www.formafuturi.news).


Presentazione della ricerca ASFOR-APAFORM FEDERMANAGEMENT “Management come problema o management come soluzione per un nuovo modello di business e di economia”

APAFORM, ASFOR e FEDERMANAGEMENT, federazione di varie associazioni di manager che operano in diversi settori, hanno realizzato una ricerca sul futuro della funzione manageriale e della formazione. La ricerca si è svolta con circa quaranta interviste con opinion leader appartenenti a piccole e medie-grandi imprese, finanza, amministrazioni pubbliche e imprese di pubblici servizi. Le interviste semi-strutturate sono state guidate da dodici tracce di riflessione: ruolo sociale dei manager, rilevanza dei valori individuali nello svolgimento delle funzioni manageriali, significato delle imprese senza confini, contenuti specialistici e trasversali della professione, difficoltà dovute alle pressioni dell’ambiente, atteggiamento nei confronti della digitalizzazione, peso delle caratteristiche personali del manager (responsabilità, autorevolezza, leadership, credibilità, etica, scienza, arte, tecnica), influsso della polarizzazione sociale, politica ed economica, modalità di gestione delle diversità nell’organizzazioni, impatto della narrativa rispetto a comportamenti reali e temi critici delle politiche del personale. La varietà ed eterogeneità delle risposte hanno fatto emergere un profilo per il manager del futuro assai lontano dal modello prevalente di comando/controllo del passato, che opera in organizzazioni sempre più aperte nei confronti dell’ambiente, che accetta le sfide dell’innovazione digitale con un’elevata consapevolezza delle opportunità che esse possono creare, ma anche dei possibili rischi. Un manager che, difronte alle sfide dell’intelligenza artificiale, deve mettere in campo soprattutto l’intuito, la creatività, l’attitudine ad affrontare l’incertezza di un contesto estremamente dinamico, nel quale le variabili co-evolvono. Un manager dotato di pensiero critico, che potrà governare l’utilizzo delle tecnologie e specialmente dell’intelligenza artificiale se sarà in grado di fare le domande giuste. Infatti le tecnologie avanzate saranno sempre più potenti nell’analizzare dati e proporre risposte, ma il successo delle organizzazioni pubbliche e private dipenderà sempre più dalla capacità degli esseri umani di fare le domande giuste e valutare con spirito critico le ipotesi proposte dalle tecnologie.

Dalla ricerca emerge che il profilo del manager del futuro è abbastanza distante da quello ancora dominante in molte organizzazioni pubbliche e private. La soluzione consiste nell’innovare la formazione sia nei contenuti sia nei metodi che devono essere più interattivi. Inoltre, è fondamentale moltiplicare le occasioni nelle quali si diffondono le buone pratiche di manager innovatori.

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