Conoscenza, consapevolezza, rispetto e azione: salviamo gli oceani

Intervista a Mariasole Bianco, Presidente Worldrise, ONLUS che sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso un percorso incentrato sulla sensibilizzazione, la creatività e l’educazione.

Worldrise Onlus è una associazione impegnata per la salvaguardia dell’ambiente marino. Da dove nasce l’idea dei quiz sulla conoscenza dell’oceano e sulla sostenibilità in ufficio?
Ognuno di noi ha un impatto sull’ambiente che lo circonda: possiamo scegliere, dunque, che tipo di impatto avere.
Spesso viviamo nell’errata convinzione che le nostre azioni non abbiano un impatto sull’ecosistema marino se ci troviamo a vivere lontano da esso: nulla di più sbagliato. Ovunque noi siamo possiamo possiamo danneggiare il mare, così come proteggerlo.
Tutto dipende dalle nostre scelte e per questo abbiamo voluto creare attraverso questi quiz un piccolo percorso verso il cambiamento, perché la soluzione parte dalla conoscenza, passa per la consapevolezza e si manifesta attraverso il
rispetto e l’azione.

Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione, ci sono azioni molto utili ma poco conosciute e praticate?
Ci sono molte azioni molto utili e anche conosciute, ma poco praticate in quanto spesso la percezione è che un piccolo gesto non possa fare la differenza.
Non è così si può iniziare calcolando la propria impronta ecologica su www.footprintcalculator.org e poi agire di conseguenza.
Fare piccoli cambiamenti nel modo in cui viviamo può fare una grande differenza.
Un modo per farlo è stare attenti alla modo in cui ci spostiamo per esempio per raggiungere il posto di lavoro: bastano piccoli accorgimenti come lasciare l’auto a casa ogni volta che si può, camminare, usare la bici o i mezzi pubblici o, se proprio abbiamo bisogno della macchina per spostarci, optare per il car sharing.
Un esempio pratico di un’azione poco conosciuta ma di grande valore ai fini della tutela delle risorse del pianeta è quello di spegnere interamente i dispositivi elettronici: infatti essi, anche quando sono in stand by, continuano a consumare molta energia. Una soluzione semplice è adottare prese multiuso di modo che, con un solo gesto, sia possibile spegnere più dispositivi in una sola volta.

Quali sono i tre numeri che dovrebbero far riflettere di più sull’importanza di salvaguardare l’oceano?
50: almeno il 50% dell’ossigeno che respiriamo viene dall’oceano. Ovunque noi ci troviamo, attraverso ogni respiro che facciamo, la nostra esistenza dipende dal mare.
25: circa il 25% di anidride carbonica in eccesso presente in atmosfera viene assorbita dell’oceano. La CO2 (prodotta dall’inquinamento antropico) è uno dei principali gas serra responsabili dei cambiamenti climatici
30: almeno il 30% è la percentuale di oceano che andrebbe protetta entro il 2030 se vogliamo salvaguardarne lo stato di salute e assicurarne funzionalità e produttività.

Compila i quiz e scopri come dare il tuo contributo:

Quanto conosci l’oceano?
Come essere sostenibili in ufficio?