Iniziamo a conoscere Just Eat, tra i protagonisti del Salone 2019.
Cosa significa per Just Eat attivare un’alleanza collaborativa?
Creare un sistema circolare e virtuoso, ma continuamente aperto a nuovi flussi e nuove alleanze, al fine di continuare a generare impulsi sostenibili che possano sensibilizzare ed educare tutti. Per Just Eat contribuire a guidare consumatori, ristoranti e clienti verso una responsabilità sociale nella vita e nel lavoro, soprattutto sul valore del cibo, è fondamentale per contribuire veramente a un impatto positivo sul nostro pianeta.
Quali sono le partnership attive in questo momento sul tema della lotta allo spreco?
Dal 2016 il nostro progetto contro lo spreco alimentare, Ristorante Solidale, vede Caritas al nostro fianco, come destinataria, presso comunità e case accoglienza, di donazioni di cibo derivante da eccedenze dei nostri ristoranti partner in tre città, Milano, Torino e Roma, che ogni mese ritiriamo e consegniamo a domicilio. Lo scorso febbraio poi, insieme a Cuki, abbiamo lanciato il progetto #iononsprecoconSaveBag per promuove l’uso della “Save Bag” per portare a casa il cibo avanzato al ristorante, e donare il corrispettivo di un pasto non sprecato a Banco Alimentare.
Al nostro fianco ci sono anche Comune di Milano, Città di Torino e Roma Capitale che hanno patrocinato Ristorante Solidale nelle diverse città.
Un impegno per il futuro?
Da un punto di vista di responsabilità ambientale, vogliamo continuare a impegnarci per sensibilizzare persone e mondo della ristorazione contro lo spreco alimentare, inaugurando il progetto Ristorante Solidale in una nuova città, nei prossimi mesi, oltre a iniziare un percorso attivo e consapevole sul tema della plastica. Ma non solo. Il valore del cibo è fatto anche di condivisione e opportunità di connessione tra culture, sessi e mondi differenti, valore che vogliamo amplificare e promuovere grazie alla varietà di cucine, piatti e sapori che anche grazie a Just Eat e al food delivery è possibile scoprire e assaggiare.