Alfasigma e il Report di Sostenibilità 2019

Intervista all’amministratore delegato di Alfasigma Pier Vincenzo Colli.

Il 12 ottobre Alfasigma ha presentato il Report di Sostenibilità 2019: quali sono i temi principali emersi e quali le sfide più interessanti per il futuro?
Pur avendo una lunga tradizione di attenzione alla comunità e agli stakeholder, questo è il nostro primo Report di sostenibilità e rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di Corporate Social Responsibility di Alfasigma e nella sua rendicontazione. Particolare attenzione è rivolta ai territori e alle comunità in cui opera finanziando progetti e iniziative sociali, culturali e filantropiche. Nel 2019 ha investito oltre 395mila euro per sostenere organizzazioni no profit, culturali e fondazioni, impegnate nelle attività di cura e sostegno ai pazienti, ai bisognosi o al servizio dell’arte in tutte le sue forme. A questi si aggiunge la sponsorizzazione di Casa Virtus Alfasigma, inaugurata a Bologna nel 2019 e pensata per essere un playground aperto ai ragazzi del quartiere, finalizzato a promuovere lo sport come veicolo di benessere e socializzazione, oltre che la casa per ospitare i giovani talenti della pallacanestro provenienti da tutt’Italia.
Per il futuro abbiamo individuato sei obiettivi tra i 17 Goals dell’Agenda 2030 ONU per lo sviluppo sostenibile (nel dettaglio i Goals 3, 4, 8, 9, 13 e 17) e il lavoro per raggiungere questi traguardi è già partito con un approccio di ricerca e sviluppo fortemente orientato all’innovazione, come dimostra il piano di investimenti in tecnologie di circa 60 milioni di euro tra il 2019 e il 2023, e un’estesa azione di diagnosi ambientali ed energetiche nel 2018-2019 nelle sedi e negli stabilimenti per mettere in campo un piano d’azione specifico che consenta di recuperare efficienza.

Il 2020 ci ha visti alle prese con un’emergenza mondiale: quali sono state le iniziative di responsabilità sociale attivate dall’azienda?
Abbiamo cominciato internamente all’azienda con due bei progetti non legati alla pandemia: prima costituendo il comitato A_MAB (Alfasigma Millennials Advisory Board) che vede i giovani di Alfasigma riunirsi per ideare e confrontarsi trasversalmente su molteplici progetti di engagement; poi promuovendo la formazione di un Diversity & Inclusion committee che si focalizzerà su iniziative per un ambiente di lavoro sempre più aperto e inclusivo.
Il Covid-19 ci ha posto di fronte a sfide impreviste a cui abbiamo risposto con coraggio, mettendo al primo posto la salute dei dipendenti, dei nostri interlocutori e dei pazienti. Tra le decine di iniziative, è importante sottolineare la raccolta fondi tra i dipendenti (poi raddoppiata dall’azienda) a favore di Caritas per la distribuzione di pacchi alimentari a famiglie bisognose e una cospicua donazione di dispositivi di protezione ai medici di medicina generale – prime vittime della pandemia. Non è finita, ora chiaramente dobbiamo affrontare questa seconda ondata pandemica che peraltro non si preannuncia breve. Faremo la nostra parte: in Italia e nel resto del mondo continuando a rifornire di farmaci i pazienti, offrendo formazione e supporto agli operatori della sanità e tutto ciò che può servire alle nostre comunità d’appartenenza.