SDG Pioneers Local Round per l’avanzamento dei Global Goals 2030

Intervista a Marco Frey, Global Compact Network Italia.

Il Global Compact supporta le aziende nell’elaborare soluzioni per implementare gli SDG nel business. Che risultati stanno raggiungendo le aziende italiane?
Le imprese che aderiscono al Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), la più importante iniziativa al mondo di carattere volontaristico sui temi della sostenibilità d’impresa, sono particolarmente attive nell’implementazione degli SDGs: l’80% di esse nel 2018 aveva messo in campo azioni per il perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, nella convinzione che questa sia un’eccellente piattaforma per indirizzare le scelte strategiche di lungo periodo.
Ciò comporta l’acquisizione di vantaggi comparati rispetto alle altre imprese. Facendo riferimento ad uno studio di Arabesque S-Ray emerge che i firmatari del Global Compact delle Nazioni Unite superano i concorrenti su più fronti: ad esempio, il punteggio medio sugli indicatori ESG (ambientali, sociali, di governance) dei firmatari del Global Compact delle Nazioni Unite è 55,87, mentre il resto dell’universo (composto da circa 7000 società quotate in tutto il mondo) è 50,56.
Tra gli aderenti italiani abbiamo molti esempi di imprese che rendicontano sistematicamente nei loro report di sostenibilità il loro impegno nel perseguimento degli SDGs, mostrando progressi significativi sugli obiettivi che hanno identificato come prioritari. Vi sono casi di obiettivi raggiunti in anticipo e per i quali sono stati fissati target più ambiziosi, a dimostrazione di quanto possa essere rilevante il contributo delle imprese all’Agenda 2030.
Più in generale, è interessante osservare come la sfida della sostenibilità stia portando molti dei protagonisti a modificare i propri modelli di business, potendosi come innovatori che valorizzano approcci strategici improntati alla circolarità (SDG 12) alla decarbonizzazione (SDG 13), alla cooperazione (SDG 16), ecc.

Il Global Compact quest’anno ha lanciato gli SDG Pioneers Local Round. In cosa consiste questa iniziativa?
Il Global Compact, ha promosso per la prima volta quest’anno gli SDG Pioneer Local Round, come parte del più ampio concorso SDG Pioneer (lanciato nel 2016 dal Global Compact Office di New York). Il riconoscimento SDG Pioneer è finalizzato a individuare e celebrare professionisti impiegati nel settore privato che si contraddistinguono per un impegno e una leadership eccezionali dimostrati a supporto dell’avanzamento dei Global Goals 2030. I Local Round, coordinati a livello nazionale dai Network locali di riferimento, si sono focalizzati sugli Young Business Leader – Under 35 attivi in aziende aderenti all’UNGC al fine di riconoscere e valorizzare l’apporto dei giovani professionisti all’avanzamento dell’Agenda 2030 in una logica di cambiamento e innovazione.
Il Local Round italiano è stato gestito dal Global Compact Network Italia. Due Comitati costituiti ad hoc, hanno valutato le sustainable stories presentate dalle aziende italiane per candidare una risorsa interna al riconoscimento. Nell’ambito del processo di selezione, sono stati considerati principalmente i seguenti aspetti: – il modo in cui la risorsa Under 35 ha contribuito al successo complessivo aziendale impattando positivamente in termini di sviluppo sostenibile e generando innovazione; – la capacità d’ispirare e coinvolgere i colleghi e gli stakeholder esterni dimostrata dallo Young Professional; – l’azione sinergica con l’UN Global Compact e lo stesso Network italiano.
Il primo riconoscimento di SDG Pioneer Italy è stato, quindi, assegnato a Francesca Martucci – Sustainability Specialist di Pirelli & C., che si è contraddistinta per aver contribuito in modo significativo all’elaborazione della strategia dell’azienda sulla gestione sostenibile della gomma naturale coinvolgendo anche la catena di fornitura in termini di supporto alla preservazione delle foreste e della biodiversità, nonché rispetto allo sviluppo delle comunità ed economie locali. Francesca Martucci ha, inoltre, partecipato attivamente ai lavori di tre Piattaforme d’Azione UNGC sui temi del Lavoro dignitoso nelle catene di fornitura globali, dell’Innovazione finanziaria per gli SDGs e del Reporting, e ha avviato percorsi di formazione sull’Agenda 2030 rivolti a diverse funzioni interne a Pirelli e all’esterno nell’ambito di corsi universitari e di specializzazione.
I 15 SDG Pioneer individuati al livello locale concorrono ora per ottenere anche il riconoscimento di SDG Pioneer globale.
Proprio per valorizzare l’esperienza della prima SDG Pioneer Italy, il GCNI sta organizzando un momento di confronto nella forma di un talk (al quale, la stessa prenderà parte) per il 2 ottobre all’interno del Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale. L’incontro sarà volto a stimolare un confronto su come i giovani professionisti possano mettere efficacemente a frutto le proprie competenze contribuendo al raggiungimento di obiettivi strategici di sostenibilità e al miglioramento delle performance dell’azienda in cui operano.
La premiazione ufficiale della vincitrice si terrà, invece, durante il quarto Italian Business & SDGs Annual Forum del GCNI che quest’anno si tiene a Trieste nelle date del 14 e 15 ottobre.

La premiazione dell’SDG Pioneer italiano avverrà durante il Forum annuale del Global Compact Network Italia, che si svolgerà il 14 e 15 ottobre a Trieste e sarà focalizzato sul tema “Innovazione a supporto dell’Agenda 2030”. In che modo, secondo Lei, gli Young Business Leaders possono sviluppare ed arricchire il binomio innovazione e sostenibilità?
Abbiamo deciso di premiare ufficialmente Francesca Martucci nell’ambito del prossimo Italian Business & SDGs Annual Forum per valorizzare sia l’ottimo lavoro svolto dalla stessa all’interno di Pirelli & C., sia il concorso in sé che è parte della campagna globale “Making Global Goals Local Business” del Global Compact. L’SDG Forum riunisce ogni anno circa 130 rappresentanti del settore business e non business italiano, accomunati da una forte sensibilità e da un impegno quotidiano sui temi della sostenibilità.
Focus di questa quarta edizione sarà il legame tra innovazione ed Agenda 2030, con l’obiettivo di far emergere insight su come l’innovazione aziendale sia un driver per la realizzazione dell’Agenda ed allo stesso tempo, reciprocamente, gli SDGs siano leve d’innovazione per il settore privato, aprendo a nuove opportunità ed accrescendo la competitività delle imprese. In particolare, verranno analizzate e discusse le connessioni fra innovazione e inclusione, resilienza al cambiamento climatico, economia circolare, finanza sostenibile. Considerando che la stessa Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile richiede alle aziende di superare il business as usual, ritengo che gli Young Business Leaders siano attori preziosi per realizzare il cambiamento attraverso l’adozione di nuove mentalità, la sperimentazione di nuovi modelli di business, lo sviluppo di tecnologie dirompenti. Abbiamo bisogno dell’approccio innovativo di queste risorse, che si fonda sia sull’utilizzo di nuove tecnologie come la robotica, l’intelligenza artificiale ed i big data, ma anche (e, aggiungerei, soprattutto), sull’esplorazione di modelli di business inediti e lo sviluppo di partnership non convenzionali. In altre parole, la mentalità trasformativa che uno Young Business Leader porta in azienda, può offrire un importante contributo al raggiungimento delle sfide poste dall’Agenda 2030, trasformando le stesse in nuove opportunità di mercato.