Le voci dei protagonisti: intervista a CiAl

Intervista a Stefano Stellini, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne di CiAl. 

CiAl rappresenta un modello di eccellenza nel panorama europeo dei sistemi basati sulla responsabilità estesa del produttore nella gestione dei rifiuti di imballaggio. Come interpretate il concetto di “economia circolare” all’interno della vostra realtà?

Il concetto di economia circolare è intrinseco nella natura stessa dell’alluminio. Potremmo dire che la filiera dell’alluminio è un vero e proprio precursore dell’economia circolare grazie al modello “metal to metal loop” che da sempre caratterizza l’impiego di questo materiale. Basti pensare che il 75% dell’alluminio da sempre prodotto è tutt’ora in circolo. È un materiale durevole, permanente, che possiamo definire il “material sharing” per eccellenza: è come se venisse momentaneamente impiegato in un bene per poi diventare qualcosa di nuovo, in svariate applicazioni, e così infinite volte conservando sempre le proprie caratteristiche originarie.
Il 100% dell’alluminio prodotto in Italia proviene dal riciclo, impiegando solo il 5% dell’energia necessaria a produrre il metallo primario, e ciò rende il nostro Paese uno dei leader mondiali dell’industria metallurgica sia in termini quantitativi sia in termini qualitativamente sostenibili. In un continuo trend di crescita la quota di riciclo si attesta oggi al 67,5%, superiore quindi agli obiettivi fissati dalle direttive europee non solo al 2025, ma anche al 2030.
Un ulteriore elemento riguarda l’impegno delle imprese della nostra filiera che, grazie ai continui miglioramenti introdotti dall’innovazione tecnologia – ottimizzazione e riduzione di peso e spessori, facile e completa riciclabilità – rendono il packaging in alluminio sempre più affine e coerente con i principi della prevenzione e quindi con le politiche e i modelli di sviluppo socio-economico della green economy.

Quali sono gli strumenti e le strategie di comunicazione ambientale che mettete in atto?

Sulla base delle considerazioni espresse prima, dei nuovi scenari legati all’economia circolare e al percorso intrapreso per garantire una reale e concreta transizione ecologica del nostro Paese, abbiamo recentemente rinnovato la nostra immagine e quella della filiera del packaging in alluminio per promuovere e favorire una maggior consapevolezza e responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti in questo importante processo ispirato ai principi di una moderna economia circolare. La nuova firma “Responsabilità circolare” nasce proprio con l’intento di affermare che la sostenibilità e la transizione ecologica sono un obiettivo praticabile e perseguibile da tutti. A lanciare il nuovo posizionamento strategico è la campagna “Naturalmente green” che mette al centro e sottolinea i tratti distintivi – unici, naturali e positivi – che accomunano le persone e il materiale. Sviluppata in forma di multi-soggetto, si basa sul coinvolgimento di persone autentiche, selezionate per essere rappresentative di età, etnie, stili trasversali e universali.
Debutta inoltre, naturale sintesi visiva del pensiero strategico e creativo, il nuovo logo “AL 100% responsabile” che, partendo dal simbolo chimico dell’alluminio nella tavola degli elementi (Al 13), affianca e attribuisce agli stessi imballaggi in alluminio quell’assunzione di responsabilità che sempre più, nella strategia di CiAl, vuole essere minimo comune denominatore di tutti gli attori della filiera: istituzioni, produttori, utilizzatori, operatori della raccolta differenziata, cittadini.
La campagna di comunicazione CiAl vuole essere un contributo reale e concreto al processo di transizione ecologica del nostro Paese che deve esprimersi nella vita di tutti.