Gruppo Hera: quando lo scopo è creare valore condiviso

Intervista a Filippo Bocchi, Direttore valore condiviso e sostenibilità Gruppo Hera, tra le organizzazioni protagoniste del Salone 2021.

Hera è tra le prime aziende in Italia ad inserire il concetto di “Scopo” nel suo Statuto Sociale. Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto verso questa direzione?
Era il momento giusto per mettere nero su bianco anche nello Statuto ciò che appartiene alla identità e alla storia del Gruppo Hera che si contraddistingue per l’impegno nella responsabilità sociale e la sostenibilità sin dalla sua nascita di Hera nel 2002. Impegno che è maturato nel tempo e in particolare nel 2016 con l’introduzione, mutuando le indicazioni di Porter, dell’approccio strategico per la creazione di valore condiviso e la rendicontazione delle attività che, oltre a generare margini, rispondono agli obiettivi dell’Agenda Onu e delle politiche nazionali e internazionali in materia di sostenibilità (quello che noi chiamiamo “Mol a valore condiviso”). Con l’approccio al valore condiviso abbiamo spostato l’attenzione dal “cosa” e dal “come” delle attività di Hera, al loro “perché”, consentendoci di arrivare alla ragione stessa dell’esistenza di Hera, cosa che ci ha spinto a inserire lo “Scopo” nello Statuto Sociale.

Come Hera traduce in realtà il successo sostenibile?
Si traduce in realtà creando valore condiviso in tre ambiti: i) perseguire la neutralità di carbonio, ii) rigenerare le risorse e chiudere il cerchio, iii) abilitare la resilienza e innovare. La creazione di valore condiviso guida non solo la rendicontazione di sostenibilità, ma anche e soprattutto il Piano industriale. Inoltre, da quest’anno il “Mol a valore condiviso” è anche nel sistema incentivante che coinvolge tutti i dirigenti e i quadri del Gruppo.

Questo aggiornamento dello statuto sancisce quindi il vostro impegno nel portare avanti la vostra attività di impresa tenendo contro di tutti i vostri stakeholder?
Esattamente, introdurre lo “Scopo” nello Statuto non è stato un “esercizio di stile” perché non avrebbe avuto alcun senso: nel nostro caso, si tratta di una declinazione molto personale, per così dire, del principio di successo sostenibile, che riporta all’identità stessa di Hera, e con la quale vogliamo motivare ulteriormente i nostri lavoratori e coinvolgere clienti e fornitori.