Sofidel e la strategia sostenibile “Less is more”

Scopriamo di più sull’impegno di Sofidel, uno dei protagonisti del Salone 2019.

La strategia di sostenibilità di Sofidel è molto articolata. Come si è evoluta negli ultimi anni? Quali sono gli orizzonti futuri?
Sofidel ritiene che le aziende siano chiamate a svolgere una funzione fondamentale non solo in termini di produzione e distribuzione di beni e servizi, ma anche nel garantire vantaggi sociali e ambientali duraturi per tutti gli stakeholder. In questo senso, Sofidel fa della sostenibilità una leva strategica di sviluppo e di crescita, ponendosi l’obiettivo di ridurre al minimo i propri impatti ambientali e massimizzare i benefici sociali, in un’ottica di creazione di valore condiviso. Sofidel sposa la filosofia “Less is more”, un orientamento che caratterizza l’intero operato del Gruppo, il cui obiettivo finale è la realizzazione di prodotti dall’impronta ecologica più ridotta e allo stesso tempo più performanti, che contengano quote sempre minori di capitale naturale.
La strategia di crescita sostenibile di Sofidel è in piena sintonia con i 17 “Sustainable Development Goals” (SDGs) inseriti nell’Agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Sofidel attua politiche di limitazione degli impatti ambientali e massimizzazione dei benefici sociali lungo tutta la catena di creazione di valore (dall’approvvigionamento, ai processi produttivi, ai prodotti, alla logistica) e intende, in particolare, contribuire a perseguire i seguenti obiettivi: Salute e benessere (3); Acqua pulita e igiene (6); Energia pulita e accessibile (7); Consumo e produzione responsabili (12); Agire per il clima (13); Vita sulla terra (15); Partnership per gli obiettivi (17).
Recentemente, Sofidel ha compiuto un nuovo passo nella strategia di sviluppo sostenibile ponendosi come obiettivo la riduzione del 50% dell’incidenza della plastica convenzionale nella sua produzione entro il 2030 (rispetto al 2013). Un obiettivo perseguito attraverso una generale riduzione dello spessore del film plastico impiegato nel processo produttivo, l’introduzione di nuovi packaging in carta kraft sugli scaffali della distribuzione europea – come la nuova linea Rotoloni Regina Eco in Italia – e il progressivo impiego, in alcuni mercati, di plastiche riciclate o di bioplastiche. Contestualmente, anche per compiere un’utile opera di sensibilizzazione interna, Sofidel ha deciso di abbandonare l’utilizzo di oggetti in plastica usa e getta nei propri ambienti di lavoro. Negli uffici e negli ambienti produttivi in Italia sono stati infatti eliminati bicchieri, bottiglie, piatti e posate in plastica, sostituiti con materiali più sostenibili o da cicli di recupero più consolidati come, ad esempio, bottiglie in vetro, lattine in alluminio, bicchieri e piatti realizzati con polpa di cellulosa e posate in legno.

Il vostro blog e la relativa newsletter, Soft&Green, sono dedicati ai temi di sostenibilità e non ad aspetti più commerciali. Qual è l’obiettivo di questa iniziativa di comunicazione?
Per Sofidel la trasparenza e il dialogo con gli stakeholder sono elementi qualificanti della propria attività. Per questo il Gruppo implementa a più livelli attività di informazione e comunicazione. Il blog Soft&Green (e la relativa newsletter con cadenza bimestrale) è dedicato ai temi della sostenibilità nella convinzione che il percorso verso un futuro sostenibile inizi prima di tutto dalla corretta informazione. Ad ogni uscita, propone all’attenzione dei lettori un tema particolare – come, ad esempio, un mondo senza plastica, il nuovo ecosistema dei media, la responsabilità sociale di territorio, la tutela della risorsa idrica – sviluppato attraverso un editoriale, illustrato dal noto artista inglese Sam Brewster, e alcuni articoli di approfondimento. Un’occasione utile per parlare di temi e progetti, cui l’azienda tiene particolarmente, in modo chiaro e semplice.

Sofidel ha sostenuto la pubblicazione di Cambio Rotta. Storie di sostenibilità e successo edito da Mondadori Electa/Focus che contiene racconti di 5 giovani autori. Come è nato questo progetto editoriale? 
Guardare al futuro significa in primo luogo pensare a chi verrà dopo di noi. Per questo Sofidel, per il 2019, ha deciso di sviluppare una serie di iniziative di comunicazione dedicate alla sostenibilità – sotto il titolo “NextGen” – che guardano o hanno per protagoniste proprio le generazioni più giovani. Il tema della sostenibilità e delle nuove generazioni, in particolare, è al centro del libro “Cambio Rotta. Storie di sostenibilità e successo”. Scritto da giovani autori che hanno girato l’Italia in cerca di storie virtuose, il libro, nella forma del racconto-reportage, si propone di aiutare le nuove generazioni a comprendere meglio l’importanza di uno sviluppo socialmente e ambientalmente responsabile. Contiene infatti cinque storie italiane che testimoniano come la sostenibilità non sia una rinuncia o un dovere, ma un vantaggio per chi la pratica e soprattutto per il pianeta e per i suoi abitanti. L’intento è quello di mostrare come la sostenibilità costituisca una reale e concreta opportunità anche per creare attività economiche nuove. Per un futuro sostenibile, fatto di idee, scelte e azioni: e chi, più dei giovani, può immaginarlo e realizzarlo?